lunedì 27 ottobre 2008

La condizione per sognare


Nel lontano 1937, A. Loomis, E. Harvey e G. Hobart , utilizzando un elettroencefalografo, poterono classificare il sonno in diverse fasi:
sonnolenza, sonno leggero, sonno mediamente profondo e sonno profondo;

successivamente E. Aserinsky e N. Kleitman nel 1953 ,studiando la mobilità oculare durante il sonno, scoprirono il sonno REM (da Rapid Eye Movements) ,ovvero una fase caratterizzata da atonia muscolare del corpo, ipotermia e rallentamento del metabolismo, contrastata però da rapidi movimenti e "scariche" oculari (questa fase verrà in seguito anche definita meglio, col termine di "sonno paradosso");

Durante questa fase che si presentava nel momento più profondo del sonno, se il soggetto veniva svegliato, era in grado di raccontare un sogno; si scopri quindi così ,che il sognare avviene nella fase REM del sonno;

Ma perché avviene questo? Per potere sognare infatti esiste tutta una "procedura" di sicurezza che il corpo mette in atto, difatti si sogna solo quando si è protetti ed in un posto ritenuto sicuro, in quanto la profondità del sonno è quella che poi determinerà il sonno REM;

quindi l’animale che viene cacciato non avrà la possibilità di potere sognare, ma il cacciatore che è al sicuro e che non deve temere nulla, potrà anche, se vorrà, avere un sonno più profondo e avere quindi dei sogni; quindi una situazione di estrema vulnerabilità questa ma anche di estrema importanza, difatti in questa fase la mente comunica con se stessa, eventi successi, preoccupazioni future, situazioni da affrontare e il modo per farlo…

il sogno è come una lettera ricevuta, il non interpretarlo sarebbe come non leggerla…

2 commenti:

  1. Ecco perchè sarebbe importante trascrivere tutto ciò che noi sognamo.... interpretarlo... capire.

    Poi ci sono gli "stati di dormiveglia"...quelli profondi..quelli in cui ti senti sospeso fra il sogno ed il "reale". Quelli in cui è più probabile vedere se stessi oltre il proprio corpo. Faticosa esperienza ma... ineguagliabile!

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  2. concordo pienamente!!
    sperimentare realmente come si possa nel contempo essere immobili nel proprio letto e andaresene tranquillamente a spasso per il mondo...

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