Tra qualche ora il confine che separa il mondo reale da quello impalpabile, si farà più sottile;
...affinchè possano trovare la strada per arrivare a noi, accenderemo una candela per loro, ci ricorderemo di com'erano e penseremo che un giorno diverremo come loro...
arrivederci cari amici
venerdì 31 ottobre 2008
Affinità
Quando ho intrapreso, senza accorgermene, questo lento, faticoso ma incessante cammino verso un qualcosa di sconosciuto, ma che ha sempre fatto parte di me, non ho fatto altro che incontrare persone uguali a me;
Persone che ricercano conoscenza e sapere, persone che consapevolmente o inconsapevolmente scavano, e qualcuna di queste anche se non trova esattamente ciò che cerca, riesce ad arricchirsi, a riempire sé stessa di emozioni anche senza necessariamente arrivare fino al Centro;
e’ come se una gigantesca ragnatela avvolgesse il mondo e, nell’intersecarsi dei suoi fili, annodati tra loro, spiccassero piccoli punti di luce, e tutti insieme rischiarino la Terra come piccole lanterne nel buio dell’odio…
giovedì 30 ottobre 2008
Un pizzico di Magia
Spesso associamo piccoli gesti a determinate situazioni anche nella nostra quotidiana razionalità;
chi di voi non ha mai fatto il gesto delle "corna", magari parlando con qualcuno, di un esame da affrontare?
Ebbene questi piccoli gesti scaramantici affondano le loro radici nella storia dell’uomo, ma rafforzano anche il convincimento psichico necessario per la prova da affrontare;
Se il mio pensiero viene rafforzato da un gesto che ne accentui l’intensità, questo necessariamente si indirizzerà con maggiore forza verso l’obiettivo prefissato.
Un antico incanto di allontanamento, prevedeva di sotterrare, davanti alla porta di casa, un piccolo vaso con dentro chiodi e spine per tenere lontane le persone indesiderate: questo perché, rafforzando l’intensità del pensiero, si rafforza l’intenzione di questo.
Un altro incanto sempre sullo stesso genere, raccomanda, per allontanare, sempre le persone indesiderate, di spazzare con forza davanti all’ingresso di casa, verso l’esterno, per "rimuovere" i pettegolezzi e le malelingue, ma, se ci pensiamo bene, è un gesto psichico ben preciso: "rimuovo dalla mia mente tutto quello che di male è stato detto su di me".
Ebbene questi piccoli gesti scaramantici affondano le loro radici nella storia dell’uomo, ma rafforzano anche il convincimento psichico necessario per la prova da affrontare;
Se il mio pensiero viene rafforzato da un gesto che ne accentui l’intensità, questo necessariamente si indirizzerà con maggiore forza verso l’obiettivo prefissato.
Un antico incanto di allontanamento, prevedeva di sotterrare, davanti alla porta di casa, un piccolo vaso con dentro chiodi e spine per tenere lontane le persone indesiderate: questo perché, rafforzando l’intensità del pensiero, si rafforza l’intenzione di questo.
Un altro incanto sempre sullo stesso genere, raccomanda, per allontanare, sempre le persone indesiderate, di spazzare con forza davanti all’ingresso di casa, verso l’esterno, per "rimuovere" i pettegolezzi e le malelingue, ma, se ci pensiamo bene, è un gesto psichico ben preciso: "rimuovo dalla mia mente tutto quello che di male è stato detto su di me".
Certo noi persone razionali e moderne abbiamo perso questi piccoli "gesti psichici" antichissimi, proprio perché siamo ancorati ad una visione materialistica della vita;
ma se provassimo a riappropiarci di questi antichi gesti, non daremmo forse più forza alle nostre intenzioni?
mercoledì 29 ottobre 2008
Presagi
Shamain
Si avvicina la festività di Halloween, ovvero All the Saints, il nostro Ognissanti;
aldilà dell’utilizzo sconsiderato, scandalosamente consumistico e becero, che ne fanno i media e chi si abbandona a feste con scopi tutt'altro che spirituali, dobbiamo considerare che questa non è una tradizione importata dall’estero, ma si trova già nella nostra tradizione contadina, immemore, antica; difatti già i nostri contadini costruivano luminarie con rape scavate, per allontanare gli spiriti che, in questa particolare notte dell’anno, verrebbero a trovarsi in condizione di poter fare visita ai viventi;
Addirittura rimane, in alcune zone, l’usanza di apparecchiare la tavola con un posto in più, vuoto, per commemorare il defunto, o di mangiare sulle tombe dei propri defunti per commemorarli, o anche solamente per insegnare ai più piccoli che, in fondo la Morte, non è altro che un passaggio verso una nuova esistenza e che quindi non valga la pena temerla..
martedì 28 ottobre 2008
La Fede e la Ragione
Abbiamo visto che il pensiero magico è presente nell’uomo da sempre;
ma come ha potuto diventare poi pensiero religioso?
Nell’alba della civiltà l’uomo, poco più che scimmia, cercava nella natura risposte che in realtà, non avrebbe trovato mai;
cos’era quel gran bagliore che stava nel cielo, molto più potente del bisonte che cacciava?? Era impossibile guardarlo, abbagliava, scaldava, faceva crescere le piante, cos’altro era se non un Dio? E il Dio più potente di tutti!
Tutte le religioni derivano da questa constatazione di impotenza davanti a siffatta realtà;
E questo Dio così potente aveva nemici potenti come lui? Ma certamente, tanto potenti che nel giorno del solstizio invernale il sole "moriva" per poi risorgere nuovamente: era nato il Mito del Deo Solis Invicto "il Sole invincibile";
Ecco tutte le religioni attingono da questo antichissimo Mito, non c’è dunque da stupirsi se poi i miti succedendosi l’un l’altro presentano spesso e volentieri particolari comuni;
Come è comune l’arroganza di assurgersi a Religione suprema, come avviene ancora oggi, senza tenere conto di questo ineludibile fatto.
Ogni religione ritiene di essere migliore di un’altra senza considerare che, Tutte le religioni non sono altro che uno strumento di controllo e potere;
Certo è difficile ammettere senza prove l’esistenza di un ente supremo; come è altrettanto difficile non ammetterlo guardando le meraviglie dell’Universo, ma è anche impossibile pensare ad un Dio tanto malvagio da permettere tutti gli orrori che quotidianamente vediamo; così invidio sia il credente, che ha trovato risposte, ma non certezze, sia l’ateo che si è liberato dell’ingombrante fardello: io , pur essendomi liberato dalle catene della religione, rimango ancora prigioniero dello stupore per la perfezione di quello che mi circonda...
la Magia dell'Amore
Da sempre il pensiero magico è insito negli uomini;
per quanto non ci si dichiari superstiziosi, ciascuno di noi ha una sua piccola abitudine, un "rituale" al quale non riesce a sottrarsi;
non parliamo delle persone di spettacolo, che prima di salire sul palco indossano o non indossano determinati oggetti, vestiti o effettuano gesti scaramantici.
Questo per introdurre il concetto di "pensiero magico" che è presente in noi, in quanto retaggio acquisito dalla più remota storia dell’uomo.
Questo pensiero magico è semplicemente una vibrazione, un’onda mentale, una "forma mentis" che però è molto potente;
Quando vi arrabbiate con qualcuno e gli tirate dietro una maledizione, ad esempio, potete stare certi, che prima o poi succederà qualcosa;
Ma anche quando, banalmente, preparate un dolce per la persona amata, e mentre lo state facendo infondete Amore, state tranquilli che il dolce riuscirà perfettamente;
Ecco perché io dico che bisogna, quotidianamente, sempre, cercare di infondere Amore in quello che facciamo, in tutte le cose, poichè è di questo Amore che il Mondo ha bisogno ORA.
lunedì 27 ottobre 2008
La condizione per sognare
Nel lontano 1937, A. Loomis, E. Harvey e G. Hobart , utilizzando un elettroencefalografo, poterono classificare il sonno in diverse fasi:
sonnolenza, sonno leggero, sonno mediamente profondo e sonno profondo;
successivamente E. Aserinsky e N. Kleitman nel 1953 ,studiando la mobilità oculare durante il sonno, scoprirono il sonno REM (da Rapid Eye Movements) ,ovvero una fase caratterizzata da atonia muscolare del corpo, ipotermia e rallentamento del metabolismo, contrastata però da rapidi movimenti e "scariche" oculari (questa fase verrà in seguito anche definita meglio, col termine di "sonno paradosso");
Durante questa fase che si presentava nel momento più profondo del sonno, se il soggetto veniva svegliato, era in grado di raccontare un sogno; si scopri quindi così ,che il sognare avviene nella fase REM del sonno;
Ma perché avviene questo? Per potere sognare infatti esiste tutta una "procedura" di sicurezza che il corpo mette in atto, difatti si sogna solo quando si è protetti ed in un posto ritenuto sicuro, in quanto la profondità del sonno è quella che poi determinerà il sonno REM;
quindi l’animale che viene cacciato non avrà la possibilità di potere sognare, ma il cacciatore che è al sicuro e che non deve temere nulla, potrà anche, se vorrà, avere un sonno più profondo e avere quindi dei sogni; quindi una situazione di estrema vulnerabilità questa ma anche di estrema importanza, difatti in questa fase la mente comunica con se stessa, eventi successi, preoccupazioni future, situazioni da affrontare e il modo per farlo…
il sogno è come una lettera ricevuta, il non interpretarlo sarebbe come non leggerla…
venerdì 24 ottobre 2008
Gli Oracoli
Da sempre l’uomo cerca di parlare agli Dei;
un tempo questo era prerogativa dei Sacerdoti, intermediari tra la parte terrena e la parte celeste;
questi sacerdoti venivano chiamati Oracoli.
Interessante osservare come questi Oracoli si avvalessero di particolari stati modificati di coscienza o stati "chonyd", attualmente in uso anche dai monaci tibetani;
tali stati ,in passato indotti dall’incubazione dei sogni in particolari condizioni( oscurità ambientale, ambiente raccolto, silenzio),venivano anche aiutati da sostanze psicotrope(nell’antro della Sibilla Cumana sono stati rinvenuti tra i resti dei fuochi, oltre che conchiglie, anche cumuli di hashish);
il nostro cervello è in grado, da solo, di elaborare alcune sostanze, in particolari stati di induzione meditativa, nel caso specifico DMT dimetil- triptamina; infatti,come dice Strassmann: "Sono fermamente convinto che in qualche luogo, nel cervello, esista una molecola spirituale, che origini o alimenti il misticismo e altri stati modificati di coscienza endogeni";
Tali sostanze altro non fanno che permettere il collegamento della nostra psiche con il grande serbatoio dell’inconscio collettivo, universale contenitore senza tempo e spazio, dove l’esperienza cognitiva si manifesta nel modo più eclatante.
Viaggiando
E’ sera, viaggiamo in autostrada, io davanti con la mia auto, mio padre dietro con la sua;
i fari rischiarano la strada davanti a me;
ad un certo punto arriviamo in prossimità di un’ uscita, c’è un po’ di traffico, mio padre resta indietro, io mi giro per vedere se riesce a starmi dietro;
usciamo sempre io davanti e lui dietro; ora la strada si biforca ulteriormente;
un’auto della polizia con davanti un pick-up con sopra una ballerina ci supera ed esce a destra; davanti a loro la macchina della sposa;
proseguiamo per l’altra strada, che diventa sempre più aspra fino a diventare impraticabile;
ora siamo quasi su una duna, ci fermiamo; scendo dalla macchina , lui è di fianco a me e mi sorride, un bel sorriso felice , mi dice: "non è un posto magnifico questo??"
mi sveglio di soprassalto.
Mio padre è scomparso 6 anni fa.
Viaggiatori
Esistono svariate categorie di viaggi.
Viaggi di affari, viaggi di piacere, intensi, tangibili, godibili o faticosi, ma restano tali ,cioè concreti, materiali;
esistono i viaggi di fantasia, si può sognare, fantasticare, immaginare, la nostra mente è un bellissimo libro con le pagine da sfogliare;
Ma esistono anche i viaggi dello Spirito, esperienze reali di come noi, altro non siamo, che contenitori di Anime:
lo Spirito rende viva la carne, l’immateriale il materiale, compenetrandosi;
Senza questa Essenza, non saremmo niente, solo un ammasso di muscoli e ossa;
Molti rimangono increduli di fronte a queste testimonianze ed esperienze di fuoriuscite dal corpo di questa essenza, l’Anima;
Vi sono racconti di visioni dall’alto, di tunnel di luce, di creature angeliche o infernali, di "Guardiani di soglia", con la consapevolezza di non essere dentro al proprio corpo, ma esternamente, o addirittura in una dimensione parallela;
Queste esperienze modificano profondamente e radicalmente chi è riuscito ad averle;
chi invece non ha mai provato, resta incredulo e scettico, poichè fà parte della natura umana dubitare...
Viaggi di affari, viaggi di piacere, intensi, tangibili, godibili o faticosi, ma restano tali ,cioè concreti, materiali;
esistono i viaggi di fantasia, si può sognare, fantasticare, immaginare, la nostra mente è un bellissimo libro con le pagine da sfogliare;
Ma esistono anche i viaggi dello Spirito, esperienze reali di come noi, altro non siamo, che contenitori di Anime:
lo Spirito rende viva la carne, l’immateriale il materiale, compenetrandosi;
Senza questa Essenza, non saremmo niente, solo un ammasso di muscoli e ossa;
Molti rimangono increduli di fronte a queste testimonianze ed esperienze di fuoriuscite dal corpo di questa essenza, l’Anima;
Vi sono racconti di visioni dall’alto, di tunnel di luce, di creature angeliche o infernali, di "Guardiani di soglia", con la consapevolezza di non essere dentro al proprio corpo, ma esternamente, o addirittura in una dimensione parallela;
Queste esperienze modificano profondamente e radicalmente chi è riuscito ad averle;
chi invece non ha mai provato, resta incredulo e scettico, poichè fà parte della natura umana dubitare...
Lo Zingaro (Arma Artis)
Come tutte le altre notti, ero alla ricerca di qualcosa.
Da molto tempo non prendevo in mano il libro di Toth.
La prima carta era quella degli Amanti, il loro amorino in alto, con il suo minuscolo arco e freccia, mi indicava la direzione, mutata ora, come mutevole è il vento.
La seconda carta era la Papessa, che mi rimproverava, perché negli ultimi anni avevo fatto poco per lei, anche se io cercavo di farle capire che, secondo me, non era la verità.
Infine lo Zingaro: mi guardava torvo, con lo sguardo di chi conduce una vita dissoluta, spesso per scelta, o forse per imposizione, o tutte e due le cose;
mi accusava di avergli sottratto il Caduceo, ma gli rispondevo di averlo trovato sulla spiaggia e che quindi ora era mio e di starmi alla larga;
Ora cenavo con un vecchio generale, pane bianco, burro e miele, ed egli mi confidava di mangiare solo quello, poiché quello gli bastava;
Uscito da lì, pioveva e riparavo me e Anima dalla pioggia, e con l’ombrello a mò di scudo e il bastone del mendicante come spada, pensavo che in fondo le Armi dell’Arte devono per forza essere così.
Semplicità e Umiltà.
giovedì 23 ottobre 2008
La Sapienza nascosta
"Il compito precipuo di Oswald Wirth è stato quello di trasferire la Grande opera magica degli alchimisti nell'ideale delle Società dell'Illuminismo del XX secolo, con tutto il suo vocabolario, i suoi simboli e le sue immagini.
Ha dimostrato che la Grande opera e la ricerca della Pietra Filosofale sono lavoro del saggio iniziato che sgrossa la pietra greggia, che costruisce il tempio ideale di Gerusalemme e che arriva con l'ascesi alla visione trascendentale del triangolo abbagliante, perché la Pietra è la saggezza suprema "
François Ribadeau-Dumas
Abbiamo visto che gli Alchimisti nel voler compilare i loro trattati, destinati ai loro successori, impiegassero un linguaggio incomprensibile ai più, tuttavia, quando le parole non furono più sufficienti a descrivere le complesse operazioni , bisognò ricorrere alle immagini, al simbolo;
Si incontrano quindi molto spesso, testi ricchi di immagini allegoriche, ma uno di questi che mi colpì particolarmente, figlio del Mutus Liber, dello Splendor Solis, del Ripley Scroll, fu sicuramente il " Ludus Triumphorum", meglio conosciuto da tutti come il gioco dei Tarocchi.
Compaiono misteriosamente in epoca medievale, tuttavia il famoso occultista Court de Gebelin nel periodo illuminista, fà risalire la loro origine, addirittura nel periodo egizio, creati nientemeno che da Ermete Trismegisto, creatore dell’Arte Ermetica;
Inizialmente creati forse per insegnare ludicamente le virtù teologali, finirono per diventare , aggiungendo le altre carte, in quanto sarebbe risultato difficile poterlo fare solo con gli Arcani maggiori, un gioco assai diffuso, tanto da divenire persino proibito;
Oswald Wirth scrisse un trattato molto interessante, su quello che finì per divenire il gioco di divinazione più diffuso tra tanti.
Ma perché compaiono così improvvisamente senza alcuna origine certa?
Forse la chiave di lettura va intravista nell’evidente simbolismo alchemico, l’autore quindi, per celare un testo ermetico, preferì palesarlo tramite un’innocente gioco di carte.
Vediamo in effetti l’intero Opus celato dietro queste figure archetipiche che compaiono sulle "Lame":
"il Matto", ovvero colui che si appresta ad intraprendere l’Opera, tra l’altro la figura risulta molto simile a quella che si trova nel Ripley Scroll;
"il Bagatto", ovvero l’iniziato, colui che apprende "come" poter fare;
"la Papessa", ovvero il mistero celato, Iside velata;
"l’Imperatrice ,ovvero colei che possiede il "saper fare"
"l’Imperatore", colui che siede sulla pietra squadrata, il fondamento, la "Materia Prima";
"il Papa", ovvero il suggerimento nascosto, l’ispirazione;
"Gli innamorati, ovvero la direzione, il "Magnete"
"il Carro" ,ovvero il dominio della Volontà;
"la Giustizia", ovvero l’indicazione che solo i giusti possono intraprendere l’Opera;
"l’Eremita, ovvero il raccoglimento necessari e l’isolamento per completare l’Opera;
"la Ruota della Fortuna", ovvero la ciclicità, ma anche l'evidenza che solo quelli prescelti possono portare a compimento l’Opera;
"la Forza", ovvero l’Opera è un "lavoro di donne" come dice Fulcanelli;
"l’Appeso" , ovvero la Visione opposta delle Cose;
"la Morte", ovvero la Nigredo;
"la Temperanza", ovvero il motto "Solve et Coagula";
"il Diavolo" ovvero la parte oscura, la materialità, l’Ombra;
"la Torre", ovvero i cattivi Maestri, la Superbia;
"le "Stelle", ovvero quando si forma nell’Al-Ambiq il segno che siamo a buon punto;
"la Luna", ovvero la polvere di proiezione al bianco;
"il Sole", ovvero la polvere di proiezione al rosso;
"il Giudizio", ovvero tra buoni e cattivi maestri solo per intercessione divina si potrà accedere al Trionfo ;
"il Mondo", ovvero il Trionfo, la Rubedo.
mercoledì 22 ottobre 2008
Il Linguaggio Segreto
Tommaso d’Aquino:
" ...Voi parlate assai oscuramente e troppo. Ma io voglio indicare completamente la Materia, senza tanti discorsi oscuri. Io ve lo ordino, o Figli della Dottrina: congelate l'Argento vivo. Di più cose, fatene due, tre, e di tre una. Una con tre è quattro. 4, 3, 2, 1, da 4 a 3 vi è 1, da 3 a 4 vi è 1, dunque 1, 3 e 4. Da 3 a 1 vi è 2, da 2 a 3 vi è l’1, da 3 a 2 vi è 1. 1, 2 e 3 e 1, 2 di 2 e 1, 1. Da 1 a 2,1, dunque 1.
Vi ho detto tutto".
Artefio:
"Povero stolto, saresti davvero così ingenuo da illuderti che ti sveliamo, apertamente e chiaramente, il più grande e il più importante dei segreti? Davvero così ingenuo da prendere le nostre parole alla lettera?
In buona fede ti dico che chiunque pretenda di spiegare secondo il senso più comune e letterale ciò che gli altri filosofi hanno scritto, si troverà ben presto smarrito in un labirinto da cui non riuscirà mai più a liberarsi..."
Jabir:
"...tengo a dichiarare che, in questa mia Summa, non ho voluto insegnare la nostra scienza in modo continuato, ma l’ho disseminata qua e là nei diversi capitoli..."
Se qualcuno di voi si è mai preso la briga di leggere un testo di Alchimia, avrà notato che sovente è incomprensibile ed indecifrabile in quanto la pratica alchemica, era riferita ad un’Arte antichissima sulla trasformazione dei metalli in oro, in pratica delle "tinture"che colorassero questi;
una protochimica quindi, ma che consentiva anche di estrarre quello che essi definivano: "lo spirito dei metalli", il "servus fugitivus" in quanto "imprendibile";
la quintessenza, il Mercurio dei filosofi , l’Elisir e che, in altre parole,
altri non era che un processo psichico molto particolare, che venne compreso, descritto e definito da C.G. Jung con una parola sola: "Individuazione".
In Ricordi sogni riflessioni , Jung scrive di aver ricevuto nel 1928 "una lettera di Richard Wilhelm, contenente il manoscritto di un trattato di alchimia taoista intitolato " Il segreto del fiore d’oro."
Il testo del Segreto è piuttosto esplicito:
..."lo spirito primordiale sta al di là delle opposizioni polari"...
...il corpo deve essere come legna secca…
...il cuore come cenere spenta"…
...."uscendo dall’essere e rientrando nel non essere, si compie il mirabile Tao".
L’operatore lavorando costantemente sulla materia e con la materia non faceva altro che proiettare i suoi contenuti inconsci e facilitava questo particolare processo psichico.
Il risultato finale dell’operazione era il raggiungimento del centro, il Sé, con la conseguente modificazione della personalità;
Durante queste sue manipolazioni, distillando, cercando di spossare la materia per estrarne la quintessenza (il motto comune era "Solve et Coagula", sciogli e condensa), aspettando, pregando, studiando, concentrandosi pazientemente, l’Alchimista non faceva altro che far affiorare tutti quegli Archetipi che si trovavano latenti nel suo inconscio;
Ecco dunque perchè il linguaggio utilizzato diviene oscuro ed allegorico, non traducibile con le sole parole in quanto immaginifico ed onirico; destinato unicamente a chi decideva di intraprendere il medesimo cammino e NON a chi voleva "semplicisticamente" fabbricare l’oro;
Ecco dunque il loro famoso motto: " accipe nigrum, nigros ,nigro", ovvero "prendi quella cosa Oscura, più scura dell’Oscuro" (l’inconscio);
Ecco così perché tutte le varie ricette per il Lapis non sono mai uguali fra loro ;
poiché ogni singola Opera , ogni singola operazione, è una personale trasformazione e il raggiungimento del Sé che, in quanto tale, è unico... e irraggiungibile...
Il Se’ dunque appare come Cerchio, Themenos, Mandala, Christos, in quanto è il centro dell’individuo;
ma può essere raggiunto solamente con la congiunzione del pricipio maschile col femminile, del Conscio con l’Inconscio…
...quindi non senza la partecipazione attiva e consapevole dell’individuo.
Nel suo testo "Psicologia e Alchimia" Jung, per l'appunto, analizza questo processo di trasformazione in un suo paziente, tramite la sua esposizione onirica, dove, pur non conoscendo nulla della pratica alchemica, il simbolismo si manifesta nel modo più eclatante possibile, segno dell'evidente processo di "Individuazione" in corso.
martedì 21 ottobre 2008
l'Al-Iksir
Avevo gli elementi giusti per cominciare.
Presi quindi il nero,
più profondo della notte...
lo posai nel crogiolo e riscaldai lentemente,
molto lentamente...
il buio profondo iniziò ad imbiancare, lasciando spazio a una nuova alba per l'Anima;
la coscienza lasciò il posto all'Arancione del Sole...
l'Al-Ambiq ora fremeva appena;
Polvere di Stelle lontane s'intravedevano sul fondo;
l'Al-Iksir era pronto...
Sera
Preparatio
Per prima cosa preparai il fuoco, adoperai legna dolce di abete e ottimo legno d’ulivo, lasciai consumare lentamente il fuoco e coprii con la cenere, il calore doveva essere moderato, non doveva scottare il dorso della mia mano;
posi l’Al-Ambiq sulla cenere tiepida ed attesi che si verificasse il prodigio:
Ora stavo in piedi su un’immensa ragnatela, ancorata alle nuvole; i suoi fili erano sottili corde di seta intrecciata e si perdevano all’orizzonte;
posi l’Al-Ambiq sulla cenere tiepida ed attesi che si verificasse il prodigio:
Ora stavo in piedi su un’immensa ragnatela, ancorata alle nuvole; i suoi fili erano sottili corde di seta intrecciata e si perdevano all’orizzonte;
stavo in piedi su di essa e mi mantenevo in equilibrio con un’asta da acrobata lunga circa sette piedi;
sotto di me vedevo il mondo, l’oceano blu con le terre emerse; sopra di me il cielo stellato, come trapuntato di milioni di diamanti e così, fra cielo e terra cercavo la direzione, forse Orione me l’avrebbe data o forse, meglio ancora, la costellazione di Ercole sarebbe stata più giusta...
Distillatio
Ora che avevo sublimato e distillato solo una piccolissima parte dell'essenza, mi ritrovavo solo nella stanza, dove i bassorilievi mi interrogavano con i loro occhi cupi;
avevo tra le mani il Libro Nero e tra le sue pagine si formava l'impossibile;
forme e disegni colorati fatti apparire dalla Presenza, e la Presenza stessa mi diceva di non temere, ma, corso nell'altra stanza, dov'erano tutti gli altri, solo io potevo vedere, agli altri non era concesso..."
avevo tra le mani il Libro Nero e tra le sue pagine si formava l'impossibile;
forme e disegni colorati fatti apparire dalla Presenza, e la Presenza stessa mi diceva di non temere, ma, corso nell'altra stanza, dov'erano tutti gli altri, solo io potevo vedere, agli altri non era concesso..."
Martedì 21 Ottobre 2008
Nasce oggi, ufficialmente il mio diario personale, o blog, come và tanto di moda adesso;
Parleremo di Sogni, di Misteri, di Magia, di Alchimia, di Tarocchi;
Sarò al contempo Allievo e Maestro; Guida ed Eremita: affinchè la sua lanterna ci illumini e ci possa portare nei meandri più nascosti della nostra Mente.
Parleremo di Sogni, di Misteri, di Magia, di Alchimia, di Tarocchi;
Sarò al contempo Allievo e Maestro; Guida ed Eremita: affinchè la sua lanterna ci illumini e ci possa portare nei meandri più nascosti della nostra Mente.
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