
Prime luci del mattino.
Gocce di rugiada stillano dai rami con un ticchettìo, quasi che la Natura misuri sé stessa.
La nebbia si insinua tra i rami degli alberi e crea strane figure, quasi mitologiche, irreali, perdute nel tempo;
intravedo appena, in mezzo ad essa, uno sguardo, quasi mi interrogasse, quasi volesse dirmi chissà quale segreto;
un sorriso maliardo, quasi di animale, anche la testa della creatura è misteriosa, un che di umano, ma anche di lineamenti caprini;
ha uno strano oggetto tra le mani, forse uno strumento antico, magico;
si aggira nel mio giardino, furtiva, in cerca forse di quella verità che vado cercando anch’io;
si infila nel passaggio ermetico, verso il sigillo, ci arriva vicino, quasi a toccarlo e poi scompare nella nebbia, là da donde era venuta;
rimango a domandarmi se questo spirito ctonio mi abbia portato un messaggio e se questo messaggio potrà donarmi nuova forza per continuare la mia strada.
Sogno o realta?